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Rimborso IVA  D.P.R. 633/1972

23.06.2023

Il rimborso dell'IVA è un tema di grande importanza per le imprese che operano in Italia e che sono soggette alle norme del D.P.R. 633/1972. In particolare, l'articolo 38-bis di questo decreto prevede che i rimborsi di ammontare superiore a € 30.000 euro siano eseguiti previa presentazione della relativa dichiarazione o istanza da cui emerge il credito richiesto a rimborso.

Tuttavia, per poter beneficiare di questo rimborso, le imprese devono rispettare una serie di condizioni previste dallo stesso articolo 38-bis. In particolare, la lettera a) del comma 3 di questo articolo prevede che il patrimonio netto non sia diminuito, rispetto alle risultanze contabili dell'ultimo periodo d'imposta, di oltre il 40%.

Questa condizione è stata oggetto di una recente risposta a un interpello dell'Agenzia delle Entrate, che ha chiarito che il requisito della "solidità" patrimoniale "può dirsi rispettato solo ove esista in concreto un patrimonio (e quindi un valore con il segno algebrico che lo precede positivo), e che lo stesso non sia diminuito rispetto al periodo d'imposta precedente di oltre il 40%".

Ciò significa che le imprese che presentano un patrimonio netto negativo non possono beneficiare del rimborso dell'IVA senza prestare una garanzia. In altre parole, il rimborso è subordinato al rilascio della garanzia, a meno che non siano presenti i presupposti previsti dal comma 3 dell'articolo 38-bis e a condizione che non si verifichino le cause di esclusione declinate dal successivo comma 4.

La presenza di un patrimonio netto negativo può quindi precludere il rispetto della condizione prevista dall'articolo 38-bis, comma 3, lett. a), primo periodo del DPR 633/72. Tuttavia, l'Agenzia delle Entrate ha precisato che i contribuenti possono garantire i crediti IVA superiori a 30.000 euro chiesti a rimborso direttamente con il proprio "stabile" patrimonio, purché rispettino i requisiti di solidità e virtuosità elencati dalle lettere a), b) e c) del comma 3 del citato articolo 38-bis.

La dichiarazione sostitutiva di cui al comma 3 dell'articolo 38-bis deve attestare la solidità patrimoniale, la continuità aziendale e la regolarità dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali. In particolare, per quanto riguarda la solidità patrimoniale, la dichiarazione deve attestare che il patrimonio netto non si è ridotto oltre il limite ivi fissato nel corso del periodo di osservazione.

Tuttavia, come precisato dall'Agenzia delle Entrate, il requisito di cui alla lettera a) non può essere valutato tenendo conto del suo "valore assoluto", ossia senza considerare il segno algebrico (nel caso di specie negativo) che lo precede, al fine di affermare comunque l'esistenza di un patrimonio "stabile".

In conclusione, le imprese che intendono richiedere il rimborso dell'IVA devono prestare attenzione alle condizioni previste dall'articolo 38-bis del DPR 633/1972 e assicurarsi di rispettarle per evitare problemi con l'Agenzia delle Entrate.

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