REDDITI NASCOSTI AL FISCO IN CONTI ESTERI

L'articolo 43 del DPR n. 600/73 stabilisce che gli uffici preposti hanno tempo fino al 31 dicembre del quinto anno successivo alla presentazione della dichiarazione dei redditi per accertare i redditi di fonte estera. Questo significa che l'amministrazione tributaria ha fino a cinque anni dalla presentazione della dichiarazione per effettuare controlli sui redditi esteri dichiarati.

Tuttavia, nel caso in cui la dichiarazione dei redditi esteri sia stata omessa, i controlli possono essere effettuati entro l'ottavo anno successivo. Quindi, se non viene presentata la dichiarazione dei redditi esteri, l'amministrazione tributaria ha fino all'ottavo anno per esercitare i propri poteri di accertamento.

È importante sottolineare che l'avviso di accertamento deve essere presentato entro il 31 dicembre del quinto anno successivo alla presentazione della dichiarazione dei redditi, sia che si tratti di una dichiarazione completa, parziale o non corretta. Se i redditi esteri non vengono dichiarati affatto, si configura un caso di omessa dichiarazione.

Inoltre, è possibile che i termini di accertamento vengano ridotti se il contribuente ha dimostrato un alto livello di affidabilità fiscale. Questo avviene quando i redditi dichiarati risultano congrui con gli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale (ISA). Se un contribuente raggiunge un livello di affidabilità pari a 8 per il periodo d'imposta, può beneficiare di una riduzione di un anno dei termini di accertamento per i redditi d'impresa e di lavoro autonomo, a condizione che non siano state commesse violazioni penali tributarie.

In conclusione, è essenziale dichiarare correttamente i redditi esteri e comprendere i termini di accertamento previsti dalla legge al fine di evitare inconvenienti. Se hai bisogno di assistenza nella gestione del tuo debito fiscale, ti suggerisco di contattare un professionista esperto in diritto tributario

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